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Alberto's avatar

Cronache ispirate e profonde

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Pietro's avatar

Sarebbe bello sentire tutto ciò anche in televisione da persone di sinistra, però purtroppo prevale la linea Santoro.

È come se fosse difficile fare questi ragionamenti altrimenti si può essere facilmente accusati di atlantismo, di essere guerrafondai e di fomentare una guerra per procura.

La paura di mettersi contro una parte del popolo (ex?) della sinistra rassegnato e confuso.

È come se fosse difficile andare contro e sbugiardare le masturbazioni ideologiche del Conte-Orsini pensiero, per motivi tattico-politici.

Perché? Perché si è così rassegnati? Forse è già una battaglia persa?

Sia ha paura di essere collocati nella stessa barca dei “liberal furiosi”?

I “liberali” sono troppo emotivi, dogmatici a volte (molte). La sparano troppo grossa troppe volte, da mettermi in imbarazzo, ma al nocciolo della questione hanno ragione e sparano infinitamente meno stronzate del Travaglio, Orsini e Telese medio. Questi ultimi tre valorosi giornalisti basano le loro idee su un pacifismo ideale, un cinismo penoso e fatti falsi storicamente con narrazioni letteralmente putiniane. Io non voglio avere letteralmente a che fare con loro. Con i liberali alla fine ci si incazza ma almeno è un dibattito che si basa su fatti reali e interpretazioni/opinioni diverse. Siamo sicuri che si possa fare la stessa cosa con il Santoro, il Dibba, l’Orsini, il Conte, il Telese, il Gomez, la Di Cesare ...? Secondo me No!

Questo è un dibattito che a sinistra deve essere fatto. Secondo me si ha bisogno di una corrente che si collochi tra i liberal-furiosi e il Santoro pensiero, e spero vivamente diventi dominante.

La sinistra ha un problema di puntinismo anche perché molte persone e giornalisti se ne stanno zitti, e io non voglio assolutamente che “quelli pro-ucraini” siano praticamene solo i liberali. Non posso e non voglio crederci.

Per me siamo in un momento da guerra civile spagnola, nel senso che il conflitto è così in bianco e nero, che abbiamo letteralmente un “cattivo” (non il popolo), una guerra di dimensioni enormi come non si vedeva da molto tempo, un intero popolo che subisce delle sofferenze enormi per motivazioni da seconda guerra mondiale e una potenza nucleare che minaccia e ricatta il mondo. (Chiunque controbatta con “ma la guerra in Iraq e la guerra in Afghanistan” deve essere mandato al Gulag.)

Allo stesso tempo le tematiche portate avanti da Kundnani sono essenziali e non possono essere nascoste sotto al tappeto, altrimenti si fa un torto alla causa Ucraina.

P.S. che ne pensi del Caracciolo-pensiero?

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