Grazie Davide per questo Spiegone. Ieri, dopo avere ascoltato la discussione tra Sachs e Giacalone, ho deciso di leggere l’articolo di Foreign Affairs per avere un’idea più precisa della questione che hai affrontato oggi. E se da un lato mi ha fatto riflettere molto l’idea che la pubblica opinione possa avere avuto un peso così forte sulle decisioni degli alleati di Kyiv - non mi sembra una cosa da dare così per scontata - dall’altro ho la sensazione che un’occasione così per l’Ucraina si presenterà tra “troppo” tempo. Ma per questo aspetto il prossimo spiegone, e grazie ancora.
Come era già chiaro dall'articolo di Foreign Affairs, le trattative si sono incagliate sul disarmo
dell'Ucraina e sul potere di veto russo nei confronti del meccanismo di garanzia. Quali garanzie sarebbe stato possibile fornire in questo contesto e fuori dalla Nato, considerando che il precedente meccanismo di garanzia (Budapest) è risultato essere carta straccia?
Un'ottima domanda. La risposta è trattati vincolanti che avessero impegnato gli alleati a intervenire con azioni militari concrete in difesa dell'Ucraina. Quanto avrebbero potuto essere credibili questi trattati e se era realistico che potessero essere effettivamente approvati da paesi europei e Stati Uniti rimane in dubbio
“ Stando ai documenti, le trattative di pace tra Ucraina e Russia sono fallite per l’impossibilità di accordarsi sulle garanzie militari che avrebbero dovuto proteggere l’Ucraina da futuri attacchi. Mosca non è sembrata disponibile ad accettare un’Ucraina che rinuncia alla Nato, ma riceve in cambio garanzie militari altrettanto significative ed un esercito moderno ed efficace in grado di difendere il paese da future aggressioni.”
Buona sera Davide,
Grazie per questi spiegoni e relativo impegno professionale attorno a qiesta moderna disgrazia, purtroppo una fra le tante.
Nella parte che ho quotato, primo capoverso delle conclusioni, nell’ultimo paragrafo non capisco se sia Mosca o Kiev il soggetto giusto altrimenti non ne ho proprio afferrato il senso. Grazie e buon lavoro
Intendo dire che il Cremlino non è stato pronto ad accettare un Ucraina che pur mutilata di territorio e fuori della Nato rimanesse in possesso di significative forze armate e di garanzie internazionali sulla sua sicurezza.
Grazie Davide per questo Spiegone. Ieri, dopo avere ascoltato la discussione tra Sachs e Giacalone, ho deciso di leggere l’articolo di Foreign Affairs per avere un’idea più precisa della questione che hai affrontato oggi. E se da un lato mi ha fatto riflettere molto l’idea che la pubblica opinione possa avere avuto un peso così forte sulle decisioni degli alleati di Kyiv - non mi sembra una cosa da dare così per scontata - dall’altro ho la sensazione che un’occasione così per l’Ucraina si presenterà tra “troppo” tempo. Ma per questo aspetto il prossimo spiegone, e grazie ancora.
Come era già chiaro dall'articolo di Foreign Affairs, le trattative si sono incagliate sul disarmo
dell'Ucraina e sul potere di veto russo nei confronti del meccanismo di garanzia. Quali garanzie sarebbe stato possibile fornire in questo contesto e fuori dalla Nato, considerando che il precedente meccanismo di garanzia (Budapest) è risultato essere carta straccia?
Un'ottima domanda. La risposta è trattati vincolanti che avessero impegnato gli alleati a intervenire con azioni militari concrete in difesa dell'Ucraina. Quanto avrebbero potuto essere credibili questi trattati e se era realistico che potessero essere effettivamente approvati da paesi europei e Stati Uniti rimane in dubbio
“ Stando ai documenti, le trattative di pace tra Ucraina e Russia sono fallite per l’impossibilità di accordarsi sulle garanzie militari che avrebbero dovuto proteggere l’Ucraina da futuri attacchi. Mosca non è sembrata disponibile ad accettare un’Ucraina che rinuncia alla Nato, ma riceve in cambio garanzie militari altrettanto significative ed un esercito moderno ed efficace in grado di difendere il paese da future aggressioni.”
Buona sera Davide,
Grazie per questi spiegoni e relativo impegno professionale attorno a qiesta moderna disgrazia, purtroppo una fra le tante.
Nella parte che ho quotato, primo capoverso delle conclusioni, nell’ultimo paragrafo non capisco se sia Mosca o Kiev il soggetto giusto altrimenti non ne ho proprio afferrato il senso. Grazie e buon lavoro
Grazie a te!
Intendo dire che il Cremlino non è stato pronto ad accettare un Ucraina che pur mutilata di territorio e fuori della Nato rimanesse in possesso di significative forze armate e di garanzie internazionali sulla sua sicurezza.